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Autorizzazione emissioni in atmosfera

Il rispetto delle normative ambientali è fondamentale per ogni azienda che rilascia sostanze in atmosfera, che potrebbero essere dannose per l'ambiente. Per questo motivo le aziende che producono emissioni (polveri, gas, ecc) sono tenute per legge ad avere delle autorizzazioni per svolgere la loro attività. Le emissioni in atmosfera rappresentano una delle principali preoccupazioni ambientali associate alle attività industriali. Queste emissioni possono provenire da diverse fonti, come gli impianti termici, e includono vari tipi di inquinanti che possono avere impatti significativi sulla qualità dell'aria e sulla salute pubblica.


Questo articolo offre uno strumento per le aziende ed una panoramica completa sulla gestione delle autorizzazioni per le emissioni atmosferiche, con particolare attenzione alle Autorizzazioni Uniche Ambientali ordinarie oppure in deroga (AUA/AUA.D) muovendosi attraverso il complesso quadro normativo vigente di riferimento sia nazionale (d.lgs. n°152/2006 e s.m.i./DPR59/2013) sia regionale (dgr n.983 del 11.12.2018 e s.m.i.).


Indice

  1. Definizione

  2. Quali impianti termici sono soggetti ad autorizzazione alle emissioni?

  3. Classificazione delle Emissioni in Atmosfera

  4. Come ottenere l'AUA?

  5. Normative di Riferimento e Requisiti Legalmente Vincolanti

  6. Quanto dura e quando va rinnovata l'AUA?

  7. Conclusioni


Cosa si intende per Emissioni in Atmosfera?

Le emissioni in atmosfera si riferiscono al:

rilascio di sostanze, solide, liquide o gassose, che risultano inquinanti per l'ambiente. Questi inquinanti possono derivare da processi produttivi, combustione di carburanti fossili o trattamento di rifiuti.

Gli impatti ambientali di tali emissioni sono ampi, influenzando il cambiamento climatico, degradando la qualità dell'aria locale e causando problemi di salute a lungo termine per gli esseri umani e gli ecosistemi.


Quali impianti termici sono soggetti ad autorizzazione alle emissioni?

Gli impianti termici soggetti ad autorizzazione e quindi rientranti nel campo di applicazione della normativa sono:

  • impianti aggregati aventi potenza termica nominale pari o superiore a 1 MW;

  • medi impianti di combustione di potenza termica nominale uguale o superiore a 1 MWt e inferiore a 3 MWt;

  • medi impianti di combustione di potenza termica nominale uguale o superiore a 3 MWt ed inferiore a 15 MWt nel caso di impianti alimentati a metano o GPL;

  • medi impianti inferiori a 5 MWt per impianti alimentati a combustibili liquidi o solidi.


Ogni impianto termico di quelli sopraccitati deve ottenere un'autorizzazione specifica (Autorizzazione unica Ambientale in deroga) che certifica la conformità ai limiti di emissione stabiliti per sostanze come ossidi di azoto, biossido di zolfo, monossido di carbonio, particolato fine.

Questa autorizzazione è essenziale non solo per garantire il rispetto agli standard ambientali ma anche per minimizzare l'impatto sulla qualità dell'aria. Il processo di autorizzazione valuta l'efficienza degli impianti e la loro capacità di ridurre le emissioni tramite tecnologie di controllo avanzate.


Classificazione delle Emissioni in Atmosfera

Le emissioni in atmosfera possono essere classificate in base alla loro origine, tipo di inquinanti, e frequenza di emissione. Generalmente, si distinguono in emissioni continue, che avvengono regolarmente durante il normale funzionamento di un impianto, e emissioni accidentali, che avvengono in modo irregolare o durante guasti.


A livello di inquinanti, le emissioni sono ulteriormente suddivise in:

  • Emissioni gassose: includono gas come il diossido di carbonio, ossidi di azoto e zolfo, e vapori organici,

  • Particolato: comprende polveri fini e ultrafini, che possono derivare da processi di combustione o lavorazioni industriali,

  • Emissioni odorigene: che sono particolarmente regolamentate nelle aree urbane.

Come ottenere l'autorizzazione per le Emissioni?

Il processo di ottenimento per l'autorizzazione emissioni in atmosfera è complesso e dettagliato perché richiede il rispetto di molteplici fasi procedurali. Innanzitutto, le aziende devono presentare una dettagliata relazione tecnica che include la valutazione dei rischi ambientali, la descrizione delle tecnologie impiegate per il controllo delle emissioni e le misure di mitigazione previste. Successivamente, questa documentazione deve essere esaminata da enti regolatori che valuteranno la conformità dell'impianto alle normative vigenti. Questo processo può includere ispezioni in loco, revisioni periodiche e, in alcuni casi, consultazioni pubbliche, particolarmente se l'impianto è situato in vicinanza di aree residenziali o sensibili. Una volta approvata, l'autorizzazione viene rilasciata con specifici limiti operativi e condizioni di monitoraggio continuo.

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Qual è il principale riferimento normativo in materia di emissioni in atmosfera?

Le normative ambientali relative alle emissioni in atmosfera sono stabilite principalmente dal Decreto Legislativo 152/2006, noto come "Testo unico sull'Ambiente" o TUA. Questo codice stabilisce i requisiti legali per tutte le attività che possono avere un impatto significativo sulla qualità dell'aria. La normativa si concentra sulla necessità di ridurre le emissioni di inquinanti per proteggere la salute pubblica e l'ambiente. Le aziende devono quindi conformarsi a limiti specifici per diversi tipi di inquinanti, tra cui particolato, ossidi di azoto, monossido di carbonio e composti organici volatili. Le regolamentazioni sono supportate da linee guida tecniche che dettagliano le metodologie di misurazione e le tecnologie di controllo raccomandate. Questo insieme di requisiti legali serve a garantire che le aziende adottino le migliori pratiche operative e le tecnologie più avanzate per minimizzare le loro emissioni.


Quanto dura l'autorizzazione alle emissioni in atmosfera?

L'Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) ha generalmente una validità di 15 anni da quando viene rilasciata. Prima della scadenza dell'autorizzazione, le aziende devono intraprendere un processo di rinnovo che implica la revisione e l'aggiornamento della documentazione tecnica e dei dati sulle emissioni. Il processo di rinnovo richiede anche che le aziende dimostrino il continuo rispetto delle normative ambientali e l'implementazione efficace delle tecnologie di controllo delle emissioni. Se durante il periodo di validità dell'autorizzazione si verificano cambiamenti significativi nelle operazioni o nelle emissioni dell'azienda, può essere necessaria una revisione anticipata dell'AUA. Il rinnovo è cruciale non solo per la continuità operativa dell'azienda ma anche per mantenere l'integrità e la protezione dell'ambiente.


Conclusioni

La gestione efficace delle emissioni in atmosfera rappresenta una componente cruciale per la sostenibilità ambientale e la conformità legale delle aziende. Attraverso il rigoroso processo di ottenimento e rinnovo dell'AUA, le aziende dimostrano il loro impegno verso la riduzione dell'impatto ambientale delle loro operazioni. L'aderenza alle normative vigenti, come delineato nel TUA, non solo aiuta a prevenire sanzioni e interventi regolatori, ma promuove anche una responsabilità ambientale che può rafforzare la reputazione aziendale e favorire un ambiente più sano. È fondamentale che ogni attività industriale, a prescindere dalle dimensioni, aggiorni la propria documentazione relativa all'ambiente.


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