Mascherine monouso: Sono tutte uguali?
- TQSA
- 4 nov 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 15 gen

Con il Decreto legge n.125 del 07/10/2020, è stato introdotto l’obbligo di avere sempre con sé un dispositivo di protezione delle vie respiratorie, nonché l’obbligo di indossarlo nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto (compresi cortili aziendali e spazi all’aperto) a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche del luogo o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi.
In questo momento di continui cambiamenti, il team di TQSA ci tiene ad offrirti la miglior soluzione per la tua salute.
Occhio!! Non tutte le mascherine monouso sono uguali, infatti ti vogliamo fare capire la differenza tra le varie mascherine presenti sul mercato che puoi trovare tutti i giorni sui volti delle persone che ti circondano.
Le maschere chirurgiche hanno lo scopo di evitare che chi le indossa contamini l’ambiente, limitando la trasmissione di agenti infettivi. Per essere sicure ed efficaci devono essere prodotte nel rispetto della norma tecnica UNI EN 14683:2019 +AC:2019.
La norma, specifica i requisiti di fabbricazione e progettazione e i metodi di prova per le maschere chirurgiche.
Le mascherine chirurgiche monouso si distinguono in tipo I e tipo II, le prime filtrano fino al 95% dei batteri presenti nell’aria che respiriamo mentre le seconde bloccano sino al 99.9% degli stessi.
Quali sono i fattori che permettono di valutare le mascherine monouso?
Uno dei fattori più influenti per la produzione di una buona mascherina è il luogo di produzione della stessa, quelle che ti stiamo per consigliare vengono prodotte all’interno di una camera bianca, un ambiente controllato e asettico cosi che le mascherine non abbiano contatti con agenti esterni che potrebbero comprometterne la qualità.
Un’altra caratteristica è la respirabilità che ti permette di indossare la mascherina per svariate ore senza avvertire nessuna mancanza di ossigeno o giramenti di testa che potrebbero causarsi utilizzando mascherine con un basso indice di respirabilità.
Ultima ma non meno importante è la Resistenza agli schizzi, i test per verificare tale requisito vanno eseguiti in accordo alla norma ISO 22609:2004.
La resistenza della maschera chirurgica alla penetrazione di schizzi di sangue o liquidi sintetici deve essere conforme al valore minimo indicato per il Tipo II-R, come descritto nella norma.
Ti lasciamo ora qua sotto due esempi di controetichette di due mascherine all’apparenza simili, ma totalmente diverse, sia per provenienza che per destinazione d’uso, così che non ti potrai sbagliare sulla tua prossima fornitura.

A Sinistra: Mascherina Classe I, tipo II-Conformi EN 14683:2019: Maschere Facciali ad uso medico monouso, 100% Made in Italy
A Destra: Mascherina ad uso esclusivo della collettività: Escluso l’utilizzo medico o in ambienti di lavoro senza rispetto della distanza di sicurezza
TQSA e FAP Italia collaborano da diverso tempo a questa parte per garantire uno standard di qualità molto elevato tant’è che l’impianto produttivo di quest’ultima possiede una certificazione UNI CEI EN ISO 13485 e relativa marcatura CE.
Cliccare qui per visitare il sito di FAP Italia e potrai acquistare e ricevere le mascherine dove ti è più comodo.
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